domenica 27 gennaio 2013

Il problema del Liquame Fumante (soluzioni violente)

Mentre tutti stanno a perdere tempo a studiare l'evoluzione di una campagna elettorale sostanzialmente inutile (1), c'è una cosa su cui vorrei fare una digressione. Più o meno tutti i candidati nominano "lavoro" nei loro discorsi inconcludenti(2), chi in maniera astratta come il PD (come alle interrogazioni quando lo studente incapace nomina delle parole che si ricorda ma non sa in che contesto porre) chi più concretamente (come le promesse da Don Giovanni di Berlusconi: "sei l'unica per me"). La CGIL si strappa le vesti urlando che nessuno fa niente per il lavoro come dicesse "perché nessuno pensa ai bambini!" e Fermare il Declino è convinto che immolando ENI dandole fuoco con i suoi stessi idrocarburi sull'altare del Mercato si libereranno sinergie occupazionali.

"Sento la disoccupazione calare. Il Dow Jones veglia su di noi. Lode a Black e Scholes, signori dell'Abbondanza. La SS. Trinità è un solo Dio in tre enti: Moody's , Fitch e Spirito&Poors "
Tuttavia nessuno si ferma un secondo a guardare qual è veramente la condizione del lavoro di questo paese. Nessuno affonda le mani in quella pozza di merda che è "il mercato del lavoro". HA. Se quello è un mercato, suppongo lo sia per standard tipo "il mercato di New Delhi", dove ti imbustano la verdura con la stessa mano con cui si sono puliti il culo dopo aver cagato.