martedì 28 giugno 2011

Appunti di viaggio #10: sulla termodinamica di una fortezza a prova di zombie

Questo posto sta cominciando a diventare affollato, come se non bastassero gli stronzi già presenti. A quanto pare questa settimana - e spero SOLO questa settimana - ci sono i programmi estivi dell'università per gli studenti delle high school, che PAGANO per venire a vedere l'università in cui il 99% di loro non verrà mai ammesso. Almeno, mi voglio augurare che gli imbecilli col cappellino rovescio che creano file bolognesi in mensa tutto all'improvviso urlando come se stessero venendo deportati in un lunapark non abbiano alcuna chance di entrare qui dentro. Così come quelli che giocano a calcio davanti a delle vetrate immense, o le tizie che ogni volta che vedo stanno portando in camera borse della spesa piene di cibo (ma siamo sicuri che stiano qui una settimana? dalla stazza forse anche si). È affascinante il fatto che comunichino solo strillando, da un punto di vista sociologico intendo.

aaaah, la mensa

sabato 25 giugno 2011

Appunti di viaggio #9: la teoria del cetriolo globale che a volte (spesso) vola basso

Ho dovuto rallentare un po' il ritmo di (com)postaggio perché stiamo lavorando abbastanza duramente e non c'è molto tempo per fare altro, soprattutto grazie al fatto che la mattina dobbiamo trovarci col professore e perdere tempo, il pomeriggio del lunedì e del mercoledì abbiamo delle conferenze ("Smogarsboard talks", non so che cazzo significhi) e il venerdì pomeriggio i gruppi di lavoro si ritrovano per esporre le cose su cui stanno lavorando. Non so chi abbia pensato una cosa del genere ma se sono qui per lavorare VORREI LAVORARE. C'è da dire comuqnue che siamo sempre praticamente i primi ad arrivare e che in generale finora non siamo mai arrivati in ritardo, alla faccia dei luoghi comuni sugli italiani, TOH. Btw, essendo venerdì sono da poco tornato dalla conferenza, oggi abbiamo esposto noi e alla fine un tipo mi fa "Cool talk, man", volevo rispondergli "YO DAWG, i heard u like talks, so we put ONE MORE TALK in next week, so u can't work anymore" (si, conferenza anche martedì la settimana prossima, così riposerò i pollici, ché sono stanco di girarmeli).
Nella sequenza delle esposizioni eravamo gli ultimi, e questo - non so se sapete qualcosa di presentazioni - è male, perché la gente ne ha pieni i coglioni di quelle precedenti e sta solo pensando a cosa fare una volta finito per festeggiare. Per fortuna avevamo delle immagini colorate, che è il trucco standard per mantenere l'attenzione mentre blateri. Sostanzialmente stiamo studiando una "derivata" della misura standard sul triangolo di Sierpinski fatta lungo degli insiemi di livello delle funzioni armoniche, che sono praticamente l'equivalente delle funzioni lineari (non rompete le palle per la terminologia, non ha senso mortificare quello che faccio), e non riusciamo a capire se questa maledetta bastarda esplode in qualche punto o meno. Però le immagini vengono belline, ecco un istogramma dell'approssimazione della misura:

i gave those bitches colors, bitches love colors

martedì 21 giugno 2011

Appunti di viaggio #8: teste di animali morti

Oggi abbiamo provato a cenare ad orari americani. CHE MERDA. Mai più. Esci e sono le 6 e mezza, e c'è quasi il sole che c'era a mezzogiorno, ed entri nell'auto e fa caldissimo perché è stata al sole, e ti sembra di aver fatto una merenda abbondante e troppo proteica, e improvvisamente ti rendi conto che hai ancora almeno 6 ore da vivere sveglio davanti a te.
L'abbiamo fatto solo perché Joe ci ha accompagnato in auto ad un negozio di roba per la casa [1] e siccome erano le 6 si stava guardando in giro per trovare qualcosa con cui cenare - probabilmente abituato agli orari stava morendo di fame il poveretto. Così abbiamo detto "vabè, facciamogli compagnia" per ricambiare e lui ci ha portati da Five Guys.

chissà se ci hanno fatto un film porno con questo titolo, lo inserirei nella categoria gay-foodfetish-gangbang-felching.
Five Guys non l'avete mai sentita in Italia ma qui è piuttosto famosa come catena, perché fa quelli che (come testimoniavano cartelli con citazioni di giornali a tutte le pareti) sarebbero i migliori hamburger di tutti i fast food della East Coast.

domenica 19 giugno 2011

Appunti di viaggio #7: have a taste of pasta and fasioi

Avvertenza: è un post breve ma devo tornare a lavorare al progetto, casomai aggiorno dopo.

Tanto per cominciare le esperienze con la musica strana continuano, al momento qua sotto c'è un tizio che sta suonando Bad Romance con una fisarmonica. Questo per settare un po' il mood.
Ok, veniamo alle cose serie: finalmente abbiamo CUCINATO della vera pasta, non MACARONI AND CHEDDAR con unghie incarnite grattuggiate sopra, diohamburger. Bigoli spaghetti in salsa, HAVE A TASTE OF VENETO, BITCHES.

Pizza macaroni and cheese. Sul serio. Questi hanno inventato anche l'atomica, era chiaro che la cosa sarebbe degenerata. Mutua Indigestione Assicurata.

sabato 18 giugno 2011

Appunti di viaggio #6: il giorno che contrassi l'infarto

STRANAMENTE non c'erano trucchi, non c'erano inganni: c'era davvero birra a 1$. Ho bevuto 5 birre per 5$, equamente divise tra la locale "Saranac" e la "Shock Top Ale", quest'ultima birra locale in stile belga, entrambe buone, e vi assicuro che è strano tenere in mano un bicchiere di plastica con dentro birra buona per davvero. Perché da noi in plastica ti danno solo le birracce? eh? devo pagare tipo 4€ per bere una Heineken che sa di piscio infetto secondo voi? La birra buona in bicchiere di plastica ESISTE e si trova qui a Cornell. Puppate fava rivenditori italiani e fiere/sagre di merda in generale.

quello che gli stand delle sagre non vogliono farvi sapere

venerdì 17 giugno 2011

Appunti di viaggio #5: Beware of squirrels

DOMANI BIRRA A 1$. Scusate, dovevo ripeterlo. Ma so che ci sarà l'inganno, me lo sento.

scene di colazione alla caffetteria mattutina
Ci sono alcune cucine in questo dormitorio, ma non sono molto raccomandabili perché sono infestate da americani con concetti da STUDENTE AMERICANO CHE VIVE DA SOLO (aka Foul Bachelor Frog), quindi ciccioni in pantaloncini da basket che arrivano, estraggono dal freezer un sacco grande come un sacco di patate ma pieno di simil-sofficini, e ti chiedono se ne vuoi anche tu. PER MERENDA. Si perché qui non se la dimenticano mai, abbiamo fatto conto che fanno 6 pasti al giorno: colazione, merenda alle 10 ca., pranzo, seconda merenda, cena attorno alle 6 (SIC), spuntino prima di andare a dormire. Il che non sarebbe così grave se fossero pasti frazionati: mangi poco ma spesso, non sovraccarichi l'apparato digerente tutto d'un colpo. Peccato che ogni pasto sia enorme quanto il precedente. Oggi a lezione 3 tizi per merenda sono arrivati con delle fette di torta che sarebbe più corretto chiamare MATTONI, ciascuna grande come mezzo panettone. Poi finita la lezione sono andati a cenare. "Avanza di 3 caselle e pesca una Carta Imprevisti: ictus alla metà destra del tuo corpo, salti un giro e devi tirare il dado solo con la mano sinistra".

giovedì 16 giugno 2011

Appunti di viaggio #4: Killer pork, killer pork, l'intestino mi hai contort

  Ok, sto ancora digerendo quindi non posso assicurare su come scriverò.
Siamo riusciti a perderci anche questa sera tornando indietro, ma la colpa oltre che della digestione da inceneritore richiesta da questi piatti è del fatto che quando fa buio le strade sono poco illuminate e si assomigliano tutte: ah c'era da girare a questa casa di legno con la staccionata... no aspetta, a quella casa di legno con la staccionata... o era quella con la casa di legno e la staccionata più lunga? fanculo, marcherò il passaggio con il piscio (o con i crostini di merda che mettono in tutte le insalate come se fossero un ingrediente delle stesse). Il fatto che tutte le strade formino angoli retti tra di loro non aiuta. Se non altro non abbiamo incontrato altri animali che potrebbero potenzialmente incornarci, anche se questo campus comincia a sembrare una via di mezzo tra un bosco e una fattoria: decine di specie di uccelli, scoiattoli dalla coda piumosa, marmotte, cerbiatti, ghiri, Joe ha detto che ha visto anche una tartaruga attraversargli la strada.

questa foto non è stata scattata dal mio cellulare, evidentemente

mercoledì 15 giugno 2011

Appunti di viaggio #3: uccidere la mamma di Bambi

Ok, fare lezione dalle 9:30 alle 17:30 sullo stesso argomento (per quanto l'argomento stesso sia interessante) non è esattamente rilassante. Per fortuna qui il dipartimento di matematica ha capito una cosa fondamentale che io, dall'alto delle mie capacità, avevo capito da tempo: IL CAFFÈ GRATIS DIOCANE. Si tratta dell'usuale beverone americano ma la caffeina è come il maiale, non si butta via niente, e d'altronde senza caffè si sa come va a finire:

mitico

martedì 14 giugno 2011

Appunti di viaggio #2: Mickey Mouse fa parte degli Alumni

Premessa: foto fatte con il cellulare, non pretendete.

Una cosa che colpisce di questo posto è che è quasi completamente aderente a quello che raccontano i film. Uno cresce venendo abituato a pensieri come "si ma tanto è solo un film" "figurati se è così per davvero", "la vita non è un film", "chissà com'è in realtà" etc. Beh, in verità qui quei pensieri falliscono: ci sono davvero le casette di assi di legno con le verande e le sedie a dondolo e il praticello davanti e il BARBEQUE (metti che la civiltà finisca e dobbiamo tornare alla caccia e alla pesca), le casette dove miliardi di film ci hanno insegnato che crescono i serial killer, gli sfigati che si riscattano, gli adolescenti problematici e i vampiri che bevono sangue dalla bottiglia. Non solo: sono TUTTE così. Per un occhio europeo - abituato ad un'edilizia più stratificata (strati storici) o comunque diversa, e abituato dai migliaia di blockbuster succitati - l'impressione di trovarsi in un film è forte e straniante.

Jumanji

lunedì 13 giugno 2011

Appunti di viaggio #1: FUCK FOOD NATION

Premessa:
Sono negli USA per un progetto di ricerca / corso estivo, stato di New York. Siamo io e Riccardo. Sono italiano, con tutto quello che ne consegue. Sono un po' magro e dovrei mangiare un po' di più.

Chi disprezza gli stereotipi è una testa di cazzo solitamente, lo sanno tutti.

Questo paese ha seri problemi con il cibo. Si sente odore di cibo in ogni dove, odore cattivo di pessimo cibo. Riempie l'aria, ma non c'è mai quell'odore di, non so, soffritto di cipolle e pancetta, o di passata di pomodoro, o un gratin nel forno, solo... CIBO. Indistinto, una specie di entità amorfa.

mercoledì 1 giugno 2011

Votate due SI ai secondi due quesiti del referendum: " Siete anche coglioni? Siete anche coglioni?"

l'acqua pubblica, eccola che arriva


Volevo anche spendere due parole sul quesito referendario sull'acqua - dato che di quello sul legittimo impedimento non me ne fotte un cazzo - così ho spezzato il post. L'acqua. L'acqua. Non mi concentro sul populismo con cui se ne parla (ma i populisti sono solo i leghisti, ricordiamocene), ma su quanto si possa essere fessi a votare SI con leggerezza perché hanno detto così, SPECIALMENTE AL SUD: i vostri acquedotti sono dei COLABRODO, perdono percentuali di acqua nel tragitto fino al 70%, e voi votate per mantenere le cose come stanno? A nessuno frega un cazzo che la gestione pubblica della cosa abbia fatto schifo finora?

Votate due SI ai primi due quesiti del referendum: "Siete teste di cazzo? Siete teste di cazzo?"

la radioattività ci ha dato Hulk, e Hulk ci ha salvato diverse volte: non può essere così male, dai


La Corte Costituzionale, con un atto di stupidità inaudita, ha comunque approvato il referendum sul nucleare:

La Corte di Cassazione mantiene il referendum sul nucleare: prime note
Coglie piuttosto di sorpresa la decisione dell’Ufficio centrale della Corte di Cassazione di tenere in piedi il referendum sul nucleare, nonostante le disposizioni oggetto dello stesso siano state abrogate dal cd. “decreto omnibus” (decreto legge 34/2011, come convertito in legge 75/2011). La storia è nota ma è utile ripeterla: in attesa che gli italiani votassero circa il mantenimento o meno delle norme di attuazione di una politica energetica nucleare, il governo anticipava il risultato abrogativo eliminando, col “decreto omnibus”, le stesse disposizioni che sarebbero dovute essere oggetto di referendum. In parole povere, il referendum non aveva più oggetto.