sabato 22 maggio 2010

Public Tv Limited

La polemica del momento è quella sulla buonuscita di Santoro dalla Rai, e come al solito si scatena il teatrino di preferenze personali e arringhe sulla LIBERTÀ di INFORMAZIONE da parte dei soliti tribuni della plebe. Chi da un lato odia Santoro per motivi politici, chi lo ritiene un paraculo, chi un partigiano dell'informazione, chi lo sopporta ma ha paura del regggime, chi ha paura di non vedere più Travaglio vomitare due miliardi di fatti addosso a una persona impreparata, e così via in un gran trambusto.

 "sei stato TU a rovinare la tv pubblica, è colpa TUA"

Alla fin fine queste persone non vorrebbero una tv pubblica equilibrata etc, vorrebbero una tv come piacerebbe a loro, ma senza pagare altro oltre al canone.

Volevo esprimere anch'io la mia opinione, ma siccome detesto unirmi ai coretti tragici - sebbene mi piaccia confrontarmi, ma tra le due non ho dubbi su quale scegliere in genere - lo faccio qui in forma di post, così non ho nemmeno il vincolo della risposta sintetica (1).
Dunque, secondo me L'INTERA POLEMICA NON HA SENSO.
Non ha senso perché dal mio punto di vista si tratta di un (poco interessante) dettaglio di un problema più ampio: in Italia la tv pubblica non funziona. È un concetto sbagliato. Non è compatibile con il nostro paese e non può funzionare, l'ha dimostrato ampiamente.
Perché non funziona? perché finchè esisterà una tv pubblica i partiti - e in generale chiunque abbia rilievo politico - cercheranno di spartirsela ed occuparla. La vorranno occupare per avere peso politico sull'informazione, e per piazzare i famosi nani e le famose ballerine, e se la spartiranno perché alla fine tutti ci guadagneranno qualcosa.
Nessun partito è immune da ciò, basti pensare che anche il PCI all'epoca della legge sulle televisioni di Craxi fece passare la legge in cambio del controllo su RaiTre. Si spartirono la Rai, la Dc teneva RaiUno, i socialisti RaiDue e il PCI RaiTre. È normale? è quello che vorreste? io credo di no.
Poi si diceva dei nani e delle ballerine. Quando i vertici aziendali Rai hanno deciso che dopo 10 stagioni di merda Incantesimo andava fatto finire, ci sono state addirittura delle interrogazioni parlamentari in merito per chiedere di farlo continuare. Giusto per confermare che razza di discarica di incapaci era quella fiction, ma quanto fosse utile al potere politico per sistemare persone e creare amicizie, scambiarsi favori (o credete che Boris inventi delle cose? è tutto vero, e l'unico posto dove avrebbero potuto trasmettere una cosa del genere è Sky, non certo sulla Rai stessa).
Questo poi introduce ad un altro discorso: la qualità della programmazione. I programmi Rai fanno SCHIFO. Sono inguardabili, osceni dal punto di vista della progettazione, vecchi, inutili, noiosi. Lo sono perché rispondono a delle richieste precise: il politicamente scorretto tira, ma un programma come Satyricon infastidiva troppe persone, quindi non viene nemmeno preso in considerazione. Le fiction di qualità infima popolate di attori cani parenti di qualcuno sono una tragedia per gli occhi, mettono depressione a guardarle. Hanno quella fotografia patinata stupida, quelle storie insipide, la regia di un bambino con problemi di apprendimento. Sono grottesche perchè sembrano parodie di una fiction, e il grottesco nasce dal non saper distinguere la parodia della realtà. Anni fa molti ridevano per una fiction lombarda che si poteva trovare su youtube - non ricordo il nome - perché aveva tutte queste caratteristiche negative all'ennesima potenza; a me non viene da ridere però, perché è la stessa sensazione che mi danno le produzioni Rai, ci sono abituato. Le fiction girate bene invece, tipo Moana, le compra Sky perché hanno dei manager che pensano al guadagno di Murdoch invece che a non fare torto a nessuno.

la Rai come servizio pubblico

Proviamo a immaginare che non ci sia tv pubblica in Italia.
Chi non sopporta Santoro dice che si è tirato 10 mln di € di buonuscita, e aggiunge "soldi di noi contribuenti - pagati per farlo smettere di generare incassi". Se la Rai non fosse pubblica i soldi della buonuscita non sarebbero soldi dello stato e nessuno potrebbe obiettare un cazzo. Se una rete privata decide di rinunciare a degli introiti per decisioni sue interne è libera di farlo, a me non frega un cazzo.  C'è poi chi lamenta che con Santoro se ne va via l'opposizione dalla Rai, ovvero non sarà più rappresentata una parte politica, mentre un servizio pubblico dovrebbe rappresentare tutti in egual misura. Se la Rai fosse privata il problema ancora una volta non si porrebbe: se la linea editoriale è di destra le trasmissioni saranno orientate a destra, se è di sinistra saranno orientate a sinistra. Libere di farlo (entro certi limiti imposti dalla legge, chiaramente, ma non stiamo parlando di televisioni di partito, ma di televisioni commerciali. E FoxTV conta come tv di partito, signor Murdoch), nella misura in cui un privato è libero di fare quello che gli pare della sua proprietà (2). C'è poi il problema, questo si un po' più serio, di evitare una concentrazione monopolistica di televisioni, ma nel passaggio dal servizio pubblico + privato a solo privato si potrebbe intervenire con delle leggine apposite e con dei comportamenti ad hoc come sappiamo fare noi italiani tanto bene (3): si svendono le frequenze avendo cura di impedire ad alcuni di comprarne troppe, magari con qualche grana legale, e avendo cura di piazzarne qualcuna a qualche imprenditore di sinistra, magari accettando un prezzo più basso in cambio di fantomatiche "migliorie tecnologiche" o contratti collaterali, avendo cura insomma di creare una situazione vagamente equilibrata. Una volta raggiunta questa situazione mancherebbe ancora una cosa forse, ossia lo stato come azionista i maggioranza di queste aziende televisive in modo da evitare che cominci una guerra per comprarsi le più piccole. O un provvedimento che comunque abbia questo effetto. E le produzioni di scarsa qualità? in un regime di concorrenza le aziende faranno a gara a fare i prodotti migliori, e addio posto per gli attori cani, addio fotografia di merda, addio film vecchi di anni in loop e talk show inutili seguiti solo perché non c'è niente altro da vedere.

la Rai se fosse un servizio privato. Apprezzate da soli la differenza o devo farvela notare io?

Ecco, questo è più o meno tutto. Risolverebbe non pochi problemi tutti insieme, non ultimo quello di rendere inutili polemiche come quella di questi giorni, e i vari contrasti politici e bla bla vario sulla tv pubblica. Personalmente sarei molto contento già di non sentirli più in vita mia.
Ah, aggiungo una cosa: se si giungesse ad avere solo un servizio televisivo privato e un discreto regime di concorrenza, prima o poi qualcuna di queste aziende comincerebbe a fare contratti con aziende telefoniche e provider internet per fornire la tv via cavo, e a quel punto per loro potrebbe essere economicamente conveniente ammodernare la rete italiana per permetterci il passaggio di tv-telefono-internet tutto insieme, sgravando lo stato (via Telecom) di questo compito infame (che oggi come oggi non può permettersi, ed ecco spiegato lo stato non proprio eccelso della nostra rete internet).


(1): in generale non sopporto proprio gli utenti dei forum che scrivono dei post pantagruelici. Li trovo incapaci di confrontarsi. Quando uno scambio di opinioni raggiunge quella dimensione deve continuare per via epistolare, non su un forum, perchè nessuno a parte il diretto interessato ha veramente voglia di leggersi un pippone assurdo per capire di cosa si sta parlando. La capacità di sintesi la metterei nelle regole fondamentali di un forum, poi non fidandomi imporrei una dimensione massima sensata ai post e per castigare i furbi impedirei di postare immediatamente sotto un proprio post.

(2): a dire il vero un po' poco in Italia, se parliamo in senso ampio. Non avete idea della quantità di permessi e di burocrazia necessaria per mettere un caminetto o una casetta degli attrezzi di legno in giardino, neanche fosse abitabile o cosa. Una quantità di norme inutili concepite da teste di cazzo che hanno come unico obiettivo quello di stressare il cittadino, finchè qualcuno non si metterà a dire di volerle abolire e farà incetta di voti.

(3): e qui ce ne sarebbe da parlare diffusamente, ma vorrei evitare un post dispersivo come il precedente, così rimando il tutto ad un post futuro.

2 commenti:

  1. "Sogni D'Amore" era piemontese, non lombarda, SEI IL SOLITO BALUBBA!

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  2. si mi ero accorto ma non avevo voglia di editare ancora, tanto il senso non cambia

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