giovedì 17 maggio 2012

Ho un reattore nucleare in cantina che uso per fare la grappa

Credo di essermi imbattuto nell'ennesimo esempio lampante di giornalismo di merda.
Mi riferisco a questa notizia:

Trovato reattore nucleare nei sotterranei
della Kodak nello stato di New York

In pochi ne erano a conoscenza. Era nascosto in una stanza con pareti rinforzate. Nessuno sa il perché

Vorrei sottolineare il NESSUNO SA IL PERCHÉ.
Ok, partiamo da molto lontano bambini, dal 1896. Henri Becquerel, futuro premio nobel (con Marie Curie e marito), stava studiando la fosforescenza. Posava dei sali di uranio (all'epoca non si sapeva fossero pericolosi (1)) lasciati esposti al sole su una lastra fotografica, e questa restava impressionata. La sua teoria era che i sali assorbissero la luce durante l'esposizione al sole e la rilasciassero una volta al buio. Purtroppo (sto scherzando, la cosa gli valse un premio nobel) il cielo fu costantemente nuvoloso per un certo periodo, per cui Becquerel lasciò sali e pellicola al buio in un cassetto in attesa di poterli riusare. Tuttavia, quando finalmente tornò il sole, scoprì che i sali avevano impressionato la pellicola anche al buio. Aveva scoperto la radioattività. Il resto è storia.


"come la vuole la barba stavolta, monsieur Becquerel?" "con la riga in mezzo, s'il vous plaît"

Ora, cosa  produce la Kodak? pellicole fotografiche. Quali usi possono avere le pellicole fotografiche? fare le fotografie, certo. Ma come si sa dai tempi di Becquerel appunto, le pellicole fotografiche non sono sensibili solo alla luce visibile, ma anche a una bella gamma di altre frequenze.
Una delle applicazioni di questo fatto è il DOSIMETRO A PELLICOLA. Si tratta di una particolare pellicola che gli operatori che hanno a che fare con le radiazioni portano addosso mentre sono a rischio esposizione. Dall'osservazione della pellicola poi si può stabilire se c'è stata esposizione alle radiazioni o meno, e approssimativamente anche quanta ce ne sia stata. Si usa anche negli ambienti, è pratico perché non richiede nessuna fonte di energia (come un contatore geiger per esempio) e usando una lunga esposizione si può stabilire se l'ambiente sia sicuro o meno.

un esempio di dosimetro aperto e vuoto, e uno chiuso con pellicola inserita
Ovviamente ci sono molte frequenze a disposizione - già tra raggi X e raggi gamma c'è un fattore 10.000 di differenza - quindi occorrono pellicole diverse e appositamente studiate. Occorre cioè che qualcuno faccia ricerca su questo tipo di pellicole. Ed è quello che mi aspetto da una azienda (un tempo) enorme come la Kodak, appunto. Così è molto probabile che quel "reattore" (in realtà in assenza di un sistema di raffreddamento apposito è quasi sicuro che non lo sia), quel kg di uranio, servisse a fare ricerca su quel tipo di pellicole lì.
D'altronde basta una veloce ricerca sulla prima pagina di risultati di Google per scoprire per esempio questo:

http://www.precision-images.biz/sdr/products-films-datrec-pm.htm
ovvero che si, la Kodak produceva anche dosimetri a pellicola, quindi si, è probabile che l'aggeggio con l'uranio servisse a fare ricerca sui dosimetri.

Ma nessun giornalista italiano ha ancora scritto questa semplice considerazione. E in questo caso non è vero che nessuno sa il perché, è tutto molto chiaro invece:
I GIORNALISTI DI MERDA ITALIANI SONO DEI RIGURGITI DEL LICEO CLASSICO. SE LAUREATI, LO SONO IN MATERIE UMANISTICHE. SCRIVONO COSTANTEMENTE DI COSE DI CUI NON SONO COMPETENTI, E LA LORO TOTALE IGNORANZA DEL SAPERE SCIENTIFICO - cosa di cui il mondo umanistico italiano si vanta - SI RISPECCHIA NELLA LORO INCAPACITÀ DI COMPRENDERE IL MONDO CHE LI CIRCONDA.
C'è poco da essere politically correct: ce ne sarebbero un po' pieni i coglioni di articoli scritti a cazzo di cane da gente che non ne sa palesemente niente. Volete scrivere di qualcosa? STUDIATE porca puttana. Perché si vede che avete fatto il liceo classico, si vede che non sapete nemmeno chi era Becquerel. So bene che chi ha fatto il liceo classico si racconta da solo la balla che "ti apre la mente" (manco parlassero dell'LSD), "ti prepara a tutto", "dà una formazione solida, puoi fare qualsiasi università dopo". Ma è una balla bella e buona. Stanno parlando di un liceo classico che non c'è più da svariati decenni (2). Al mio primo anno a matematica c'era una cospicua percentuale di gente che veniva da un liceo classico, diciamo tipo il 20%. L'anno dopo non ce n'era nessuna: non riuscivano a stare dietro. Non avevano né le competenze né la mentalità necessarie. Parliamo di un altro settore in cui entrano un sacco di persone che hanno fatto il liceo classico: le facoltà di medicina. Quando un ingegnere tenta di lavorare con dei medici a qualche progetto, ne esce inorridito. Inorridito dalla totale mancanza di scientificità, dal fatto che quelle persone non sanno nemmeno di preciso in cosa consista il metodo scientifico. Per dire, se cercano di verificare che dei dati stiano su una curva, procedono così:
1) si raccolgono i dati
2) si plottano su un grafico
3) stanno sulla curva?
4) se SI, si pubblica l'articolo
5) se NO, si butta via tutto, dati compresi.
Ebbene, sarebbe ora di dirlo, che i licei classici in italia ormai non servono a niente. Chi ne esce - a meno che non sia una persona in gamba per conto suo e quindi riesca NONOSTANTE il classico a fare qualcosa - è una persona inerme di fronte ad un mondo che non comprende e non comprenderà mai più. Purtroppo per voi, nessuno si fermerà ad aspettarvi.

Come ultima nota, mi strappa un sorriso notare che di fronte alla parola "nucleare" la reazione delle persone ricordi molto da vicino quella degli animali nelle vicinanze del fuoco.

"OH NO! L'ENERGIA NUCLEARE!"
Beh, se la notizia della Kodak vi ha turbato, buona fortuna per quando si diffonderanno QUESTI:

http://www.gen4energy.com/



(1): le carte appartenute a Marie Curie sono altamente radioattive, dato che sono rimaste esposte ai suoi esperimenti tutto il tempo. Anche il suo libro di ricette è altamente radioattivo. Attualmente sono in un museo, dentro scatole foderate di piombo, e chi vuole consultarli deve indossare una tuta antiradiazioni.
(2): Enrico Fermi ha fatto quel liceo classico. Ennio de Giorgi ha fatto quel liceo classico. Ma non esiste più. Voi non l'avete fatto, quel liceo classico.

2 commenti:

  1. "È evidente che nelle società democratiche l’interesse degli individui, cosí come la sicurezza dello stato, esigono che l’educazione della maggioranza sia scientifica, commerciale e industriale, piuttosto che letteraria.
    Il greco e il latino non devono essere insegnati in tutte le scuole, ma è necessario che coloro che, per naturale tendenza o per fortuna, sono portati a coltivare le lettere o predisposti a gustarle, trovino scuole in cui ci si possa rendere perfettamente padroni della letteratura antica ed essere penetrati interamente del suo spirito. Poche università eccellenti varrebbero meglio, per raggiungere lo scopo, di una moltitudine di cattivi collegi o di studi superflui che si compiono malamente, impedendo di fare bene gli studi necessari."

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    1. Ma invece della solita citazione di pensatore X morto e sepolto, un pensiero originale no?

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