venerdì 28 giugno 2013

Il caviale di storione è sopravvalutato, quello di celacanto è molto più delicato

Esattamente, quante rampolle dell'alta società che non sanno fare un cazzo fanno "un po' la giornalista"? (1) O meglio ancora, quante delle "giornaliste" con la rubrica sono solo delle galline incapaci di fare altro che non sia scrivere quattro righe alla settimana in un italiano che vorrebbe tanto essere ricercato ma è solo imbarazzante?

 
Yossarian (blogger) sta collezionando i mini Curricula che queste signore presentano SPONTANEAMENTE assieme ai loro ridicoli pezzi. L'idea sarebbe di dare al lettore un minimo di background sull'autore dell'articolo che sta leggendo, invece si producono perle del tipo:
"Stava a Milano e voleva tornare a Roma, è a Roma e adora Milano. Viene da una famiglia allargata di voci note ma discrete. Al Foglio è stata apprendista, cronista di no global, beghe Rai, girotondi e Furii Colombi, chiuditrice di pagine e ritrattista di donne politiche (con l’eccezione di Silvio Sircana e di Lamberto Sposini). E’ di cuore Sturm und Drang. Di lei dice: ho troppe scarpe, troppi cappottini, bevo troppi aperitivi. Non è mai d’accordo con le campagne del Foglio. Di lei dicono: ha scarpe impossibili, cappottini astrusi, beve solo mohjto, parla più di quanto scrive, è più Sturm che Drang. I suoi amici non sono mai d’accordo con le campagne del Foglio (ma spesso lei non è d’accordo neanche con loro). E' mamma di Tea."
"Un B.A. in Scrittura alla Columbia University di New York e un trapassato a Wall Street da giornalista finanziaria. Snobissima pluridiciottenne, parlo un italiese irritante e conio in media tre parole al giorno. Già notista di costume e satira politica del Riformista e della Stampa, oggi scrivo anche per Panorama. Mi picca di avere una erre francese, ma in realtà è soltanto moscia. Amo il burro di noccioline, ma vorrei ginocchia più sottili. "
"E' nata il 4 luglio. Ha iniziato all'ufficio stampa del Consiglio nazionale delle ricerche parlando di pesci bisessuali ed evoluzionismo, per poi finire al Foglio. Va in vacanza con Arthur, mezzo cocker e mezzo setter inglese, e ha preso il secondo dan di Kendo prima ancora della laurea in Giurisprudenza. Scrive soprattutto di Asia – nel 2012 ha vinto il premio giornalistico "Umberto Agnelli" della Fondazione Italia Giappone."

La cosa che più mi disturba è che non riesco a immaginare una persona che scrive queste cose di sè stessa senza essere un troll, restando perfettamente seria e pensando magari di essere anche simpatica, di apparire spigliata e non la figa di legno con una trota in culo che è. Se io provassi a descrivere me stesso in quei termini restando assolutamente serio si aprirebbe uno squarcio nel tessuto della realtà che inghiottirebbe l'intero vicinato e sputerebbe invece fuori il cast di Lost. Cioè, che cazzo me ne strafrega se una va in vacanza col suo meticcio di merda? che me ne fotte che hai l'erre moscia? che hai troppi cappotti? First World Problems anyone?
Si intuisce benissimo che questi commentini imbecilli hanno la sola funzione di rimarcare una differenza sociale: queste bio dicono "sono ricca di famiglia, non devo lavorare per vivere, faccio la giornalista per darmi un tono e come passatempo. Piangete plebei" (2).



Un'altra cosa incredibilmente fastidiosa è l'assoluta mancanza di ambizione di queste neotenie umane. Voglio dire, sei ricca di famiglia, non devi lavorare per mantenerti, potresti permetterti un'istruzione da favola e hai tutti i mezzi del mondo. Avessi io tutti quei mezzi sarei in crociera sull'Artico con un rompighiaccio nucleare a perforare il fondale con Putin alla ricerca di shale gas per spostare gli equilibri energetici mondiali, e nelle pause cavalcheremmo le nostre tigri siberiane ammaestrate sul ghiaccio sparando agli Inuit.

Invece tu che cazzo fai? vai in vacanza negli USA a prendere uno stronzissimo Bachelor of Arts (3) in scrittura. IN SCRITTURA. Avete idea di quanto ridicoli siano i corsi umanistici delle università anglosassoni? Si, anche delle Ivy League. Sono merda allo stato puro, un coacervo di fuffa e nozioni sconnesse quando non ridicole o inutili. E sto parlando di Storia e Letteratura anche, dove ci sarebbe pure un corpus di conoscenze da apprendere. Ora immaginatevi cosa può essere "scrittura" a confronto. Il Dams vi sembrerebbe l'Accademia di Aristotele. E niente, tu lo scrivi pure nella bio pubblica. Ma tienilo per te almeno, cristo.



Basta controllare i cognomi per capire che si tratta di rampolle di qualche famiglia molto ricca. Quanto vuota devi essere per avere la possibilità di fare cose enormi e accontentarti di tenere una rubrica settimanale in cui parli di quanto sia difficile far posto a tutte le scarpe che possiedi? Vieni da una famiglia ricca/potente che magari è tale perché qualche suo membro nel passato è stato in grado di costruire qualcosa, e tu che erede indegno sei? Non sai fare niente di niente, non sai produrre niente, non sai niente. Solo un peso economico per le finanze di famiglia. Ovviamente piacerebbe anche a me essere ricco e libero di impegni, ma libero di impegni vorrebbe appunto dire che posso fare SOLO quello che mi piace! Potrei aprire aziende/startup senza avere paura che falliscano e mi trascinino con loro nella rovina, entrare in contatto e lavorare con gente importante, viaggiare per andare a studiare dappertutto. Sicuramente non farei la giornalista che scrive di stronzate! (4)

Invece, altri due esempi di cosa fanno le neotenie:
  •  una vacanza in qualche paese povero ma bello, tipo Cuba, fanno un po' di foto banalissime e penose di bambini puovri che giocano, qualche vicoletto unto in sovraesposizione, et voilà, tornano a casa e gli pubblicano il libro di fotografie. Copie vendute: 12
  • Aprono accademie dello Yoga.

Insomma, il male di vivere. Almeno, una volta - quando ancora si usava il termine aristocrazia - avevano la scusa di essere trattate solo come un suppellettile utile a formare alleanze in termini di matrimoni (5). Non ti aspettavi intraprendenza, ambizione. Però le cose sono un attimino cambiate, possono anche fare il culo ai fratelli. Ora come ora sono proprio uno spreco di ossigeno.


Credo che prossimamente dedicherò un po' di tempo a trasformare quelle bio in un generatore markoviano stile polygen. La sostanza c'è, spero che mi venga voglia.



(1) la frase è, a dire il vero, la citazione letterale di un esemplare del genere descritto nell'articolo.
(2) si, ci sono anche i rampolli maschi lo so, bella forza
(3) cioè una triennale, in termini di tempo.
(4) tralasciamo il fare la giornalista finanziaria con un BA in scrittura: non c'è una angolazione da cui la cosa migliori, è sempre peggio. Un frattale di merda, anche se scavi c'è sempre lo stesso tenore di merda ad ogni livello di dettaglio.
(5) cosa che non ha impedito di avere Ada Lovelace tuttosommato. (ADA, non Linda, mi raccomando)

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