domenica 17 luglio 2011

Appunti di viaggio #12: ecco a cosa servivano quelle palline da ping pong che vendono ovunque

Si è tanto che non posto, bla bla etc.

Qualche giorno fa ho guardato Rec in streaming prima di andare a dormire. Siccome non avevo sonno sono sceso a fare due passi nei prati attorno al dormitorio. Una volta girato l'angolo ho visto in fondo delle luci e mi sono avvicinato per guardare. Erano due ambulanze (ma tipo dei Suv, sono per certi tipi di emergenze) con i fari accesi che mi accecavano, e i lampeggianti spianati, parcheggiate davanti a un dormitorio completamente buio, eccetto una finestrella che credo dia sulla mansarda. Dentro alle auto non c'era assolutamente nessuno, e tantomeno lì attorno. Mi allontano leggermente stranito dal parallelo con il film e passa, lentissima, un'auto della polizia. Un poliziotto mi illumina con la torcia puntandomela in faccia e seguendo i miei passi.
Cioè, se era fatto apposta bravi, ma io mi sono barricato in camera in ogni caso.

come se i bambini non facessero già schifo di loro


A volte ho la sensazione che la fusione tra vita e "schermo" (TV, cinema, quel che è) sia una caratteristica di questi luoghi. Voglio dire, l'altro giorno per strada ho visto una uguale a Debra Morgan. Uno dei tizi che fa i sandwich a CollegeTown Bagels è uguale a Reese di Malcolm. Altri personaggi spuntano qua e là ogni tanto (non me li ricordo più). Straniante.

Mentre non postavo, qui c'è stato l'Indipendence Day. Nessun alieno ha tentato di invadere la terra quest'anno, ma in compenso in giardino degli studenti americani si sono messi a pasteggiare vino (ho trovato i tappi delle bottiglie nell'erba) e a pranzare-cenare ininterrottamente dalle 12 alle 18 (tanto qui è l'ora di cena le 18) sparando "Born in the USA" e altri anthem da uno stereo collegato a un mac lasciato al sole (spero che si sia fuso). In giro le confraternite grigliavano come se fossero gli ultimi hamburger rimasti sul pianeta terra e ascoltavano altri inni tipo "American pie" (la canzone) e altre cose facili da indovinare (potete farvi una playlist "Indipendence Day" a casa con una certa facilità, cominciate selezionando le canzoni che contengono "USA" e "America" nel titolo e poi aggiungete quelle che vi vengono in mente, voilà).
Io di mio avevo pensato alcuni modi per festeggiare il 4 Luglio, ma non mi sono preso per tempo e non se ne è fatto niente. I modi in questione erano:
  • affittare un Monster Truck e girare per le strade schiacciando le auto parcheggiate mentre lo stereo spara l'inno nazionale suonato da Jimi Hendrix ("WHAT THE FUCK ARE YOU DOIN TO MY CAR??" "INDIPENDENCE DAY!" "YEYYY!!" *colpi d'arma da fuoco verso il cielo*, felicità)
  • andare a sparare a delle bottiglie di birra vuote su un muretto
  • travestirsi da Giubba Rossa e andare in giro con un flauto a suonare il famoso motivetto marciando;
    ai primi insulti fermarsi, togliere il moschetto dalla spalla, prendere la bisaccia con la polvere da sparo, versarla nella canna, apporvi sopra la pallottola, caricare il colpo, riporre l'asticella, inginocchiarsi, prendere la mira, fare fuoco, dileguarsi nella nebbia causata dallo scoppio. (ho fischiettato varie volte il motivetto per vedere la reazione ma nessuno è sembrato farci caso)
  • Distruggere una astronave aliena con un virus del computer (scartata per mancanza di alieni)
La sera si è sentito qualche petardo in lontananza, soprattutto razzetti, e prima di mezzanotte hanno sparato un paio di fuochi d'artificio di quelli che si aprono, ma niente di che - MEZZE CALZETTE, NOI TIRIAMO PER ARIA L'EQUIVALENTE DI UNA DELLE VOSTRE FLOTTE NEL PACIFICO PER MOLTO MENO. Nessuno ha sparato per aria però (si vede che non siamo a Bari): Son, i am disappointed. La cosa più americana che ho visto è stato un pickup girare con la bandiera spiegata, ma era il giorno dopo l'Indipendence Day quindi non conta. Comunque mentre scrivo c'è il Redentore a Venezia, altro che due peti colorati a bassa altitudine.

Con il CIBO la situazione è più o meno inalterata, fatto salvo che cerchiamo (anzi, cerco) di mangiare al pub meno possibile per disintossicarmi dal fritto e dal grasso che ammorba il CIBO, e soprattutto dalla sensazione di stordimento che lo accompagna (in genere bere il caffè subito dopo non cambia niente, non so se sia perché è diluito, fattostà che il suo effetto è quasi nullo). Per dire, oggi in mensa c'erano, in 3 dei 4 stand: patatine fritte tagliate a ondine, patate "della casa" fritte anch'esse, e patate fritte come le fanno al pub, con quel colore arancione e la roba di cui sono rivestite e che non voglio sapere che cos'è.


Forse sono patate dolci, le trovate in tutti i pub, ma tant'è, non me ne frega un cazzo. Sappiate che fanno MALE, come se le mangiaste attraverso l'ombelico.
Una cosa che proprio non sopporto è la loro ASSOLUTA incapacità di abbinare le salse ai piatti. Non centrano MAI un cazzo con la pietanza, e ci stanno MALE assieme. Non solo: l'ultima volta che siamo andati al Mahogany grill downtown (ora non ci andiamo più perché ne abbiamo trovato uno più vicino con gli stessi prezzi, e tanto in città non c'è altro da fare una volta cenato) abbiamo preso 3 piatti diversi, ognuno con la sua salsa, e non solo ognuna stava male con il suo piatto, MA STAVANO MALE ANCHE CON GLI ALTRI DUE. Voglio dire, c'era una certa probabilità di poterle riassortire per migliorare la situazione: e invece no. Erano terribili. Per la cronaca, la salsa per i calamari fritti era una specie di passata di pomodoro con grattuggiato sopra del formaggio (GIURO, FORMAGGIO COL PESCE), le altre le ho rimosse ma facevano pietà uguale. Qual'è il problema? esistono i libri di cucina per dirimere queste questioni eh. Poi non è mica un problema solo del Mahogany, anche le salse che mettono nei panini sono completamente a caso: non vedo altrimenti come potresti pensare di abbinare della salsa barbecue al tacchino scottato sulla piastra.
Un altro problema è che o il cibo ha troppo sapore, o non ne ha per niente. Ieri in mensa - prevedendo di dover andare a bere la birra a 1$ - ho pensato bene di mangiare un rotolo di pollo (una piadina con dentro dei pezzi di pollo e dell'insalata, niente di anormale), solo che non aveva ALCUN sapore. Nemmeno di pollo. Era completamente volatilizzato. Ho guardato le salse disponibili sperando di salvare qualcosa, e non c'era il nome sopra. Non avendo aiuti ne ho presa una a caso (esattamente come fanno loro, d'altronde): era tabasco. Ho mangiato un rotolo al tabasco. Non sapeva di niente altro. Mi è venuta la tristezza alimentare. Sono giunto al punto da desiderare come un pasto allettante gli spuntini che il professore (vegetariano light) mette a disposizione dopo le conferenze: cracker salati, pezzetti di formaggio di fattoria, pomodorini, biscotti, uva e fragole. Rendiamoci conto.

E ora, qualche foto per chiudere:

IL KIT PER IL BEER-PONG. NON DICO ALTRO.
Poster di Blondie così a caso in sala computer. <3
 Ora, la prova provata che la mentalità terrona abita anche le terre d'oltremare, è la seguente: stanza con un radiatore che corre lungo tutto il muro, bisogna dividerla a metà con una parete. Che si fa? si cambia radiatore? no

qui entra
qui esce
 Hanno costruito il muro SOPRA il radiatore. Se contate le bocchette che separano le manopole di regolazione dell'aria, scoprirete che UNA DELLE MANOPOLE È STATA MURATA. Più terroni di così si muore.

Cornell

Hogwarts (nonchè il miglior fotomontaggio di sempre)


Visto che non mentivo? ci sono davvero le banane congelate nel frigo, probabilmente sono di qualche alumno del 1987 che prima o poi confida di venire a riprendersele.

    1 commento:

    1. Non ascoltare quelli che ti dicono di postare in quantità.
      È la qualità che importa.

      Ps: pesce e formaggio...urgh!

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