lunedì 26 gennaio 2009

La pietra filosofale

Può un uomo vivere più di 1000 anni? secondo me si.
La prova è data dal seguente argomento:
Diciamo che si può vivere più di qualsiasi età R fissata,
a patto che valgano i seguenti punti (non sto dicendo che valgano davvero):
i) l'umanità non ha una fine, ovvero continuano a nascere (e morire?) nuove persone per sempre; inoltre possiamo numerare queste persone in un ordine qualsiasi (tanto saranno sempre una quantità numerabile): per quello che dobbiamo fare non importa quale sia questo ordinamento;
ii) sia tn la durata della vita della persona al posto "n" nel nostro ordinamento; ogni tn appartiene alla retta reale estesa e i tn non sono multipli interi di qualche unità temporale fondamentale;

Supponiamo per assurdo che lim sup {tn} =: T < R per qualche R > 0.
Questo è equivalente a dire che, ∀ε > 0, ∃ N(ε)∊ N t.c. tn ≤ T+ε, ∀n ≥ N(ε) e inoltre per infiniti indici n si ha T-ε ≤ tn.
Allora abbiamo che, fissato ε piccolo a piacere, c'è solo un numero finito di persone che vivono più di T+ε; pertanto, esiste un istante τ=τ(ε) a partire dal quale nessun nuovo nato vivrà più di un tempo T+ε; inoltre ci sono infinite persone, nate dopo τ, che vivranno esattamente un tempo compreso tra T-ε e T+ε. Consideriamo l'universo U che si ha ignorando quello che viene prima dell'istante τ: c'è un limite superiore all'età delle persone e infinite persone ci si avvicinano. Dunque in questo universo U dobbiamo concludere che c'è differenza, per la natura, tra morire ad un tempo T* e morire al tempo T*+2ε, perchè quest'ultimo è "vietato": in altre parole, poichè questo ragionamento si può fare per ogni ε, ci sarà sempre un istante dal quale la natura/universo diventa capace di distinguere istanti di tempo di almeno , cioè minori di qualsiasi quantità positiva scelta. Per fare un esempio, ci sarebbe differenza tra morire a 1000 anni e morire a 1000 anni e un milionesimo di secondo. Questa idea è intuitivamente (e qui sta la parte non matematica / debole del ragionamento) assurda - quali ragioni chimico/fisico/biologiche imporrebbero una morte con precisione a piacere? - ma volendo cercare motivi euristici, forse una tale idea violerebbe il principio di indeterminazione (ma devo pensarci su).
Siamo pertanto giunti ad un assurdo, e perciò è possibile vivere oltre ogni età fissata. [Si badi bene che questo non è equivalente ad avere persone immortali, perchè la condizione sarebbe soddisfatta anche se per ogni numero intero di anni ci fosse una persona che vive esattamente quel numero di anni (e nessuno di loro sarebbe quindi immortale)].
Certo, la probabilità che accada è così schifosamente piccola che non si può immaginare. Lo sapevate che, nonostante la massima età raggiunta sia di 122 anni (una vecchina francese che commentò la cosa con "Credo che dio si sia dimenticato di me"), nelle tavole attuariali delle compagnie assicurative non c'è limite all'età che potreste raggiungere? Per loro potete vivere finchè vi pare - basta che continuiate a sganciare, altrimenti...

2 commenti:

  1. già alla seconda riga sbadigliavo
    non sono arrivata alla fine.



    ps: sono sicura fosse DIVERTENTISSSIMO.

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  2. Avevo un commento intelligente e taglientissimo da fare m'a a causa di tagli indiscriminati al budget mi posso permettere di dire solo: PUPPA!

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