lunedì 26 gennaio 2009

Scenari futuri che io immagino (e che quindi non si avvereranno)

Questo post vuole essere serio. Mi capita spesso di fare delle previsioni a lungo termine, di immaginare come andranno a finire le cose, e finora avevo sempre dato qualche credito a queste mie divagazioni. Ma, è bene dirlo, io ho fallito. Avevo predetto anni fa che il Grande Fratello (e con esso i reality in generale, ma la previsione riguardava soprattutto il Grande Fratello) avrebbe a un certo punto - mettiamo attorno alla settima serie - subito un irreversibile calo di ascolti: di fronte alla riproposizione a oltranza di un programma sempre uguale, ogni traccia di novità e di interesse sarebbe sparita, e i telespettatori si sarebbero redistribuiti sugli altri canali. Invece siamo alla nona edizione e gli ascolti non hanno subito cali significativi, anzi, riconfermano punte di share invidiabili. Significa che ho toppato, ho sbagliato previsione; di più, sento di conoscere sempre meno la mia stessa gente, e tutto ciò non fa che farmi sentire sempre più distante da loro: sono sempre meno stronzo. Ehr, italiano, volevo dire italiano.
Come se non bastasse, in Australia invece hanno cancellato definitivamente il Grande Fratello - dopo la settima edizione - dalla televisione perché gli ascolti ormai erano crollati. Capisco meglio gli australiani. E il fatto che io li concepisca tutti come dei Crocodile Dundee - anche le donne - con qualche variazione a livello di faccia la dice lunga.

Ecco quindi che d'ora in poi mi toccherà fare sempre attenzione alle mie previsioni, dato che potrei sbagliarmi anche clamorosamente. Raduno dunque qui alcuni scenari che immagino per poterli poi ricordare quando verranno smentiti dalla realtà:
  • vendita/diffusione della musica; le case discografiche continueranno la loro battaglia al p2p e alla condivisione dei brani, ma sul lungo periodo saranno destinate a soccombere a internet, non potendolo controllare. Guadagneranno sempre meno finchè non saranno costrette a dichiarare bancarotta. Sopravviveranno le piccole case di distribuzione perchè non producono mainstream, e quelle che si sono votate interamente al digitale (accettando guadagni inferiori). Rinasceranno case che si dedicheranno alla produzione di edizioni molto curate degli album, copertine booklet e packaging di qualità; le uniche in grado di vendere supporti. (in questo i Radiohead hanno avuto la vista lunga) I musicisti poco famosi di conseguenza dovranno guadagnarsi da vivere con i concerti, il che significa date più costose ma anche più numerose. Si ripristinerà così la lunga "gavetta forzata" e avrà probabilmente fine la degenerazione dell'indie.
  • la situazione partitica italiana; il PD subirà continue batoste elettorali ma mai così grandi da cancellarlo. Questo ne permetterà la sopravvivenza per inerzia e diverrà sempre più inerte appunto, grazie anche ai contrasti a livello dirigenziale. L'Italia dei Valori, in quanto partito a base popolare, godrà del malcontento politico del paese guadagnando consensi a livello locale, finchè non sarà in grado di conquistare province e città importanti, magari pure una regione. Si farà elettoralmente pesante, costringendo il PD a contare sempre su di lui e imponendo quindi propri uomini in posizioni di potere. Tuttavia non sarà mai - per sua stessa natura - in grado di vincere da solo le elezioni, e questo si trasformerà in ulteriori anni di governi alternati e instabili, e in definitiva inutili. Piccola nota: ci sarà una scissione, non molto importante per la verità, all'interno della Lega Nord, a causa del distacco della dirigenza dalla sua base popolare.
  • X sta bene con Y; qui temo di avere già toppato. Boh. [privacy needed, si distribuiscono spaghettate di cazzi propri]
  • L'anno prossimo andrà di moda il verde pisello.
  • L'anno dopo ancora andrà di moda il pisello (voglio esserci).

2 commenti:

  1. (metti più foto se no non leggo)

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  2. Asd, leggi solo i libri con le figure? A proposito, senti questo progetto: un libro di educazione sessuale pop-up. Eh? Pensa, un milione di bambini che lo usano come libro di testo. Flip flip flip

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