martedì 14 giugno 2011

Appunti di viaggio #2: Mickey Mouse fa parte degli Alumni

Premessa: foto fatte con il cellulare, non pretendete.

Una cosa che colpisce di questo posto è che è quasi completamente aderente a quello che raccontano i film. Uno cresce venendo abituato a pensieri come "si ma tanto è solo un film" "figurati se è così per davvero", "la vita non è un film", "chissà com'è in realtà" etc. Beh, in verità qui quei pensieri falliscono: ci sono davvero le casette di assi di legno con le verande e le sedie a dondolo e il praticello davanti e il BARBEQUE (metti che la civiltà finisca e dobbiamo tornare alla caccia e alla pesca), le casette dove miliardi di film ci hanno insegnato che crescono i serial killer, gli sfigati che si riscattano, gli adolescenti problematici e i vampiri che bevono sangue dalla bottiglia. Non solo: sono TUTTE così. Per un occhio europeo - abituato ad un'edilizia più stratificata (strati storici) o comunque diversa, e abituato dai migliaia di blockbuster succitati - l'impressione di trovarsi in un film è forte e straniante.

Jumanji
Ma non è tanto la sensazione di "vivere un film" quella che si prova. Non è che i pensieri con cui siamo cresciuti scompaiano di botto. Piuttosto, quello che si avverte allora è la sensazione che tutto sia un po' falso, posticcio, che si tratti di un set cinematografico, che dalla veranda vedremo scendere una ragazza con il trucco rovinato dalle lacrime, che da una finestrella all'altezza del terreno vedremo un congelatore sporco chiudersi di scatto al rumore dei nostri passi. Poi qualcuno dirà "STOP!" e dovranno rifare perché siamo capitati in mezzo alle riprese senza saperlo e l'attore principale andrà nella sua roulotte a tirare un paio di strisce per fare un break. Decenni di bombardamento cinematografico hanno prodotto questa dissociazione: la realtà sembra un film, QUINDI è falsa, nasconde qualcosa, la facciata di un edificio potrebbe non avere niente dietro. Si percepisce una sorta di vuoto.
Tuttavia, questo non è niente rispetto a quello che si percepisce nel campus. Altra cosa che avete visto nei film sono i campus con queste architetture gotiche esageratissime che fanno sembrare gli edifici delle chiese maestose. Beh, il campus ha davvero un'architettura gotica:

perdonate il tendone ma è passato proprio mentre scattavo
Questa architettura in teoria dovrebbe far respirare aria di cultura con secoli di solide basi alle spalle, dovrebbe colpire l'immaginazione dello studente e farlo sentire parte di qualcosa di imponente e antico. Ora, cosa succede in realtà? succede che ti avvicini alla struttura in foto, e da vicino scopri che è COSÌ GOTICO ma COSÌ GOTICO da far morire di invidia qualsiasi chiostro di qualsiasi fottuta cattedrale gotica spagnola o francese o inglese o... poi guardi una targa e leggi "1928". E la finzione si sbriciola miseramente. Non è Cornell, è il fottuto set di Hogwarts, e da qualche parte deve esserci Emma Watson che sta girando.
Posto che costruire edifici gotici nel '900 non è mai stato di moda, il campus si rivela per quello che è: UNA GIGANTESCA DISNEYLAND SENZA LE GIOSTRE. Un parco a tema. Non ci sono molte differenze se non nei materiali, ma il risultato è quello di costruire qualcosa che non esiste (un'anacronia / un mondo fatato) e spacciarlo per vero. Ok, Disneyland è per i bambini, ma il punto è che ai bambini vogliono comunque far credere di aver vomitato sulle scarpe del vero Pippo.
Questi edifici che si suppone dovrebbero impressionarmi o ispirarmi rispetto non fanno altro che far lanciare al mio cervello segnali di allarme "è falso, attenzione, le cose non sono come sembrano, è solo una facciata". Così tutto va a farsi benedire. Non è che non ci siano gli edifici moderni in altre parti del campus, ma anche i cessi di Disneyland sono dei cessi comuni e non c'è Cenerentola a pulirli (a meno che Cenerentola non fosse negra, ma non ricordo: a me piaceva la Spada nella roccia). Una spiegazione abbastanza semplice di questo comportamento è la nota teoria del "complesso della mancanza di storia" (o "invidia della storia") che affliggerebbe tutti gli americani per il fatto di essere una nazione giovanissima, l'ultima arrivata nel mondo praticamente (si ok, probabilmente mentre sto scrivendo il Congo è diventato New Congo e ora mentre voi leggete si chiama New New Congo, ma da quando l'Africa conta qualcosa nelle discussioni?). Non ho voglia di scendere in dettagli ma probabilmente, se Occam non mentiva [1], è una buona spiegazione: le università sono troppo nuove e quando nascono devono imitare le università europee per fingere di avere altrettanta storia dietro. Peccato che la finzione si infranga così facilmente.

manifatto locale (una specie di teschio con le corna, in vetro) a caso

Cambiando discorso, l'ottimismo della fine dell'appunto precedente va ridimensionato: non è che sia proprio positivo al 100% avere tutto questo verde ad essere sinceri. Prima tornando da cena giù in città abbiamo mancato una svolta e abbiamo sbagliato strada, abbiamo continuato a camminare senza accorgerci di stare uscendo dal paese [2]. Siamo arrivati a una strada per niente illuminata, alla nostra sinistra un trasformatore elettrico recintato separato dalla strada da una fitta massa di arbusti (sensazione di essere in un film coi pazzi sbroccati: +120% alle 12:00 di domenica). Quando la percorriamo all'indietro per tornare su nostri passi, QUALCOSA di GROSSO si muove spezzando rami nel fogliame e per un istante si vede un GROSSO culo marrone di animale che si reimmerge negli arbursti sparendo, mentre noi ci fiondiamo dall'altra parte della strada prima che qualcosa ci carichi. CHE CAZZO ERA non lo so, ma so che la mia nuova politica è ammazzare qualsiasi cosa viva e non umana (posso fare eccezioni) mi si avvicini più di quanto Giovanardi si lascerebbe avvicinare da un gay: non me ne frega un cazzo se è in via di estinzione o cosa, se un merdoso scoiattolo ondeggia [3] vicino a me io lo dipingo sull'asfalto con una mazza da golf. E se è un'alce sono autorizzato a farla detonare in sicurezza (cariche esplosive disposte in maniera intelligente nelle parti chiave della struttura e l'alce implode su sè stessa riducendo notevolmente la produzione di detriti).
A proposito, e poi per oggi chiudo, a cena - stesso posto di ieri - ho preso un Crab Cake sandwich, che non è un sandwich ma un hamburger con dentro polpette di granchio (<3). Non era affatto male, ma la cosa che mi perplime è che le polpette erano anche abbastanza delicate (certo, abbiamo concetti diversi di "doratura": quando la roba è marrone in teoria sta bruciando - daltonismo culinario), forse era meglio servirle da sole in qualche altra forma che disperderle dentro un hamburgherazzo. Vabè, amen, la birra era una birra locale, Ithaca Apricot Wheat, bbbuona e durante la salita i miei rutti sapevano di aromi birreschi. A proposito di salita, questo posto oltre che immenso è tutto salite, discese e scalini, su e giù, più su più giù eeeehhhh... mi verranno delle chiappe da bronzo di Riace di questo passo.

Luke, i am your composter

[1]: E se Occam avesse mentito? ma non è più sensato assumere che Occam dicesse il vero, che immaginare che dicesse il falso? perché in tal caso dovremmo trovare una motivazione per il suo mentire, e per il rasoio di Oc..cazzo.
[2]: il cartello "Benvenuti a" era girato verso chi arrivava e dall'altro lato mica c'era scritto "Arrivederci" - cioè, se te ne vai sei stronzo
[3]: non so se li avete mai visti saltellare quando sono per terra: ondeggiano, nel senso che con il corpo e con la coda tracciano delle ondine come se stessero percorrendo una sinusoide invisibile. Fanno spisciare

3 commenti:

  1. ma sì, non fa mai male rassodarsi il culo, asd

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  2. veramente fa male, nel senso che senti dei doloretti ai glutei, ma poi passa

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  3. non intendevo in quel senso, suvviah.

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