mercoledì 15 giugno 2011

Appunti di viaggio #3: uccidere la mamma di Bambi

Ok, fare lezione dalle 9:30 alle 17:30 sullo stesso argomento (per quanto l'argomento stesso sia interessante) non è esattamente rilassante. Per fortuna qui il dipartimento di matematica ha capito una cosa fondamentale che io, dall'alto delle mie capacità, avevo capito da tempo: IL CAFFÈ GRATIS DIOCANE. Si tratta dell'usuale beverone americano ma la caffeina è come il maiale, non si butta via niente, e d'altronde senza caffè si sa come va a finire:

mitico


Ho ancora problemi con le porzioni schifosamente esagerate di qui, nell'unica ora libera per pranzare sono andato in una caffetteria e ho preso una cosa che sembrasse MENO DANNOSA del resto, una Caesar Salad, e aveva dentro qualcosa come due chili di insalata, mezza forma di formaggio e un petto di pollo tagliato a cubi - cubi, non cubetti - grossi come un pugno. La caffetteria funziona tipo self-service e ha vari sportelli con nomi diversi e con tipi di CIBO diversi - è stato divertente vedere la fila di asiatici davanti a "Singing Wok", io la fila per il cibo italiano di qui non la farei mai.
Stasera giù in "città" (mi riesce difficile parlare di città per un posto che è più piccolo del paese dove vivo io, campus enorme escluso [1]) le cucine di TUTTI i ristoranti/pub chiudevano alle 21:00 e noi siccome siamo italiani in trasferta dobbiamo aumentare la nostra percentuale di terronaggine per non deludere i locali, quindi siamo arrivati alle 21:15 e ci hanno detto di no dappertutto (a dire il vero non è che abbiamo proprio chiesto, ma quando la gente mette le sedie sul tavolo non è per fare restyling del locale credo). Così siamo saliti al Collegetown Bagels che miracolosamente faceva ancora i suoi luridi panini, e quando dico luridi intendo proprio luridi. Ma non luridi come i panini zozzi, che appunto sono zozzi e non luridi, che ha un connotato di criminale di guerra. Ho scelto più o meno a caso un sandwich - Maggie's Farm si chiamava, don't ask don't tell [2] - e mi è arrivato un paninazzo con tacchino e l'accoppiata SALSA AIOLI e LAMPONE. Ma dove cazzo siamo, in un distaccamento dell'Ikea? aglio e lamponi, è stato come venire abbordati da uno slavo ubriaco di sciroppo ai frutti di bosco, yech.

Quella cosa che sembra sangue rappreso PURTROPPO non lo è

Mentre mangiavamo è arrivato Joe, un post-doc (?) che è coinvolto nel progetto, ed era particolarmente divertito dal fatto che stessimo cenando alle 22 passate - a che ora mangiamo in Italia è stata tipo la prima cosa che mi ha chiesto ieri. Siamo rimasti a parlare un bel po' e ha raccontato delle cose che non sospettavo. Per esempio, che anche le università americane stanno avendo parecchi problemi finanziari, nonostante gli investimenti e le rette altissime ("fifty quid" = 50.000$). Immagino che con la crisi le aziende investano meno, specie in USA dove la crisi è nata e le banche hanno cominciato a crollare a ritmi preoccupanti, quando viene a mancare il credito facile gli investimenti si contraggono subito.  Comunque, hanno dovuto approvare dei tagli di spesa del 5 - 10% tipo, in ogni facoltà, il che a matematica ha significato tagliare i posti da post-doc al minimo (dato che la fama del dipartimento viene dalla quantità di matematici importantissimi - anche se ora anziani - che ci lavora). Anche qui ci sono state proteste nel dipartimento, ma se non ci sono i soldi non c'è molto da fare sinceramente. Però Un'altra cosa che ha detto è che qui in USA Starbucks in genere non vende sandwich da nessuna parte. In ogni Starbucks europeo in cui sono stato li vendevano, ma QUI, nella terra del SANDWICH SELVAGGIO, no. La gente ci va solo per il caffè e per scroccare la wifi. Sono sconcertato. Ha anche raccontato di un suo amico giapponese che è stato chiamato a lavorare in Germania ma non conosce la lingua e quando è arrivato gli hanno detto che deve insegnare. Così adesso fa 18 ORE SETTIMANALI di tedesco. E a me pesava il culo per quell'ora e mezza due volte alla settimana, sigh.
Riguardo al verde e ai cazzo di animali che si nascondono nelle fronde aspettando che tu faccia un passo falso, tornando al dormitorio ci siamo trovati davanti UN FOTTUTO CERBIATTO. Si, un maledetto cerbiatto nel pieno centro del campus e a un metro da dove dormi (roba che se lasci la finestra aperta il Bambi del cazzo ti bruca la biancheria sporca, che è più saporita), che si aggirava per le aiuole come se avesse perso una lente a contatto. Ho fatto una foto ma era buio e il cellulare non ce l'ha fatta, per cui accontentatevi di questa macchia un po' mossa al centro della "foto" e usate l'immaginazione:

se la mando a Repubblica ci fanno un articolo sugli alieni

Ah, anche un bonus per chi è arrivato fin qua, roba forte:

fogliolina che sembra un cappuccio del Ku Klux Klan

[1] : Stavamo fantasticando: una monorotaia date le pendenze è improbabile, ma una cazzo di metro? certo, poi probabilmente con l'evoluzione biologica le gambe degli americani diventerebbero degli organi vestigiali, come per le balene (quanto a massa l'evoluzione sta già facendo il suo corso, e la quantità di crostacei che consumano credo stia ad indicare una mutazione anche nella dieta, si stanno spostando verso il krill).
[2] : non sapevo fosse una canzone di Bob Dylan ma non me ne frega un cazzo sostanzialmente, se la canzone è come il sandwich poi spero gli diano la sedia elettrica.

2 commenti:

  1. XDDD la foglia mi ha uccisa, l'ombra la fa sembrare un cappuccio del KKK con le gambe XD
    Se da Starbucks non ci sono i panini [buonissimi] puoi sempre puntare su frappuccino e dolcetti, dovrebbero bastare per farti tornare normopeso.
    Ma a proposito di cibo, come funziona la colazione all'americana?
    I.

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  2. La colazione americana funziona grossomodo come quella inglese, ovvero mangiano tanto (ma la domanda è "quando mai non mangiano tanto?") e pesante. I bar hanno le vetrine come Starbucks piene di muffin grandi come teste di bambino, cookie larghi come una padella, e varie pessime imitazioni di dolci europei (vedi eclair). Poi ho visto molta gente fare colazione all'inglese con toast e uova all'occhio, oppure colazione ALL'INGLESE CUI NON IMPORTA PIU' DI VIVERE che sarebbe carne, patate, panino più altre cose che non riesco a identificare perché quando le vedo sono costretto a girare la testa dall'altra parte.
    Io faccio colazione con un caffè e un dolce, possibilmente di dimensioni sensate e senza quintali di glassa/formaggio/zucchero/burro. Pranzare/cenare con roba dolce non mi va proprio, quindi Starbucks è un po' fuori dai piani... :/

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