mercoledì 1 giugno 2011

Votate due SI ai primi due quesiti del referendum: "Siete teste di cazzo? Siete teste di cazzo?"

la radioattività ci ha dato Hulk, e Hulk ci ha salvato diverse volte: non può essere così male, dai


La Corte Costituzionale, con un atto di stupidità inaudita, ha comunque approvato il referendum sul nucleare:

La Corte di Cassazione mantiene il referendum sul nucleare: prime note
Coglie piuttosto di sorpresa la decisione dell’Ufficio centrale della Corte di Cassazione di tenere in piedi il referendum sul nucleare, nonostante le disposizioni oggetto dello stesso siano state abrogate dal cd. “decreto omnibus” (decreto legge 34/2011, come convertito in legge 75/2011). La storia è nota ma è utile ripeterla: in attesa che gli italiani votassero circa il mantenimento o meno delle norme di attuazione di una politica energetica nucleare, il governo anticipava il risultato abrogativo eliminando, col “decreto omnibus”, le stesse disposizioni che sarebbero dovute essere oggetto di referendum. In parole povere, il referendum non aveva più oggetto.



Risultato, ora si voterà per abrogare i seguenti commi:

1. Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.
8. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorità e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento, il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo, l’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica, la sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell’energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali. Nella definizione della Strategia, il Consiglio dei Ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a livello di Unione europea e a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici, delle indicazioni dell’Unione europea e degli organismi internazionali in materia di scenari energetici e ambientali.

E adesso, cosa voterete? i comitati referendari hanno ESULTATO alla notizia, quando è abbastanza evidente che una vittoria del SI (con relativo quorum) avrà il probabile effetto di impedire al governo (a questo e anche al prossimo se i referendum hanno validità di 5 anni) di approvare una politica energetica. O fornirgli una scusa per non farlo. Questo vuol dire anche NIENTE PIANI PER LE RINNOVABILI. Cosa succederà? per esempio si potrebbe sospendere gli aiuti di stato alle rinnovabili con un provvedimento isolato e alla richiesta di fare qualcosa per sopperire a questa mancanza (senza la quale le rinnovabili muoiono, vedi Spagna dove la "Solar Valley" si è disintegrata quando per motivi economici hanno dovuto sospendere gli aiuti) si risponderà "Non possiamo inserirla in un piano energetico nazionale, VEDREMO COSA POSSIAMO FARE". Il nuovo business di De Benedetti sarebbe finito, e addio anche agli investimenti in ricerca (già scarni, ma una politica energetica avrebbe potuto prevederli). La coglioneria della Corte Costituzionale è senza precedenti in termini strategici, dimostrando che si tratta di un organo formato da idioti che si ritengono sacerdoti della religione della Costituzione in una maniera medioevale. Medioevale nel senso in cui la legge, interpretandola, si piega a quello che si preferisce ottenere (in questo caso, portare più gente al referendum sul legittimo impedimento sfruttando un tema che infiamma più anime come il nucleare - ipotesi mia).
Cos'altro ha messo in evidenza totale questo fatto? cosa dimostra? beh dimostra che gli entusiasti del referendum sono una manica di coglioni che vota senza altro criterio che la moda del momento (vedi Wolfstep): se va di moda essere contro il nucleare sarete contro il nucleare, con in più lo spauracchio (costruito MEDIATICAMENTE) di Fuck-ushima. Sto cominciando a vedere gente IMPANICATA perché appreso della notizia non sa più cosa deve votare e sta sclerando PERCHÈ NESSUNO GLI HA ANCORA COMUNICATO LE NUOVE DISPOSIZIONI: adesso la balla di "votare con la propria testa" a chi la vendete, immani teste di cazzo? EH?

L'AMBIGUITÀ DEL NUOVO QUESITO REFERENDARIO ERA GIÀ DEDUCIBILE DA QUANDO SONO STATI ABROGATI I COMMI DAL 2 AL 7 DAL DECRETO OMNIBUS. E SOLO OGGI CHE LA CORTE HA AMMESSO COMUNQUE IL REFERENDUM VI SVEGLIATE FUORI CHE NON SAPETE PIÙ COSA VOTARE.

LA VERITÀ È CHE NON SIETE MAI STATI CITTADINI INFORMATI, NON AVETE MAI VOTATO CON LA VOSTRA TESTA, NE MAI LO FARETE, PERCHÈ NON NE SIETE CAPACI.


Voi siete la gente che dice che è sciocco chiedere pareri sul nucleare agli esperti di nucleare: allora la prossima volta che state male non andate da un medico, chiedete a vostro zio che ha l'autorimessa, sicuramente è più titolato.
Quello che sta succedendo con il referendum sul nucleare dice una cosa ben chiara: è ridicolo far prendere decisioni di tipo strategico alla popolazione. Non esiste un fottuto potere della democrazia che fa venire fuori la scelta giusta, la scelta va presa su dei criteri precisi e ha dei pro e dei contro, ma il cittadino comune non è assolutamente in grado non solo di fare queste valutazione, ma nemmeno di capirle se gli vengono spiegate. Non sapete che cazzo sia l'entropia o il rendimento e non sapete un cazzo di equilibri geostrategici dell'energia, e pretendete di poter stabilire se è giusto il nucleare o meno? A CASA MIA SE NON SI SA UN CAZZO SI STA ZITTI. Siete la morte della democrazia in realtà, o il motivo per cui morirà.
PORTA LA NONNA A VOTARE: era facile dire alla vecchiaccia di mettere SI dappertutto, vero? e ora mo' le spieghi che deve votare SI a questo e NO a quello e sperare che non faccia confusione, stronzo dalla nonna handicappata.
Non so se sia stato un caso dovuto alla stupidità/malignità della Corte Costituzionale ma se è stato fatto apposta: da un lato mi sembra una cagata atomica perché senza una politica energetica ben definita si rischia di farsi parecchio male, dall'altro GODO perché ha messo perfettamente in evidenza la stupidità di quanti hanno cagato il cazzo con i referendum nelle ultime settimane. E ora i fautori delle rinnovabili se la prenderanno probabilmente in culo sonoramente. C'è costato un piano energetico e il nucleare: non valeva la pena purtroppo, non vi meritate tanto. Siete capaci solo di far danni.
Chiagnerete di crescita che manca e non avete voluto il nucleare, che solo di opere brevetti e infrastrutture avrebbe portato un punto due di PIL (dico così per dire una cifra); e romperete anche il cazzo perché non si investe nelle rinnovabili: L'AVETE VOLUTO VOI. Questa è la risposta che vi daranno, e dovrete starvi zitti.

2 commenti:

  1. Guarda, ho visto e rivisto i commi che hai elencato (che poi alla fine sono gli unici rimanenti), e ti posso dire che effettivamente sono innocui.
    Lasciarli o abrogarli, la differenza non c'è.
    Anche perchè nessuno di loro influenzerà il governo per più di un anno (il primo comma è solo una dichiarazione d'intenti, non conta, mentre il secondo pone il limite temporale a livello esplicito, quindi al di fuori di quello, si può fare come minchia ci pare).
    Si è semplicemente perso il significato proprio del terzo quesito, anche se il significato politico, in parte, rimane.

    Michele Gintoli

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  2. "Il significato politico rimane" non vuol dire una sega, smettiamola di fare la divinazione sulle interiora di referendum. Il comma 8 è ambiguo, e ambiguo non vuol dire innocuo: posso immaginare uno scenario in cui si propone una strategia energetica e siccome qualche provvedimento va in culo ad amici miei (leggi: De Benedetti) mi oppongo adducendo come motivazione il risultato del referendum. Mando il tutto alla corte costituzionale o sarcazzo cosa, blocco la discussione e ogni possibile sviluppo

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